grammatica italiana

I nomi sovrabbondanti hanno sempre due forme al singolare e/o al plurale.

Spesso, ma non sempre, i due sostantivi hanno significati diversi. In alcuni casi abbiamo due forme al singolare e due al plurale come con il sostantivo fronte = il fronte/i fronti – la fronte/le fronti.

In altre circostanze esiste invece un singolare che genera due plurali differenti. Il sostantivo osso al plurale può essere ossi o ossa, nel primo caso parliamo generalmente di scheletri non umani (ho dato degli ossi al cane) mentre nel secondo caso si tratta di esseri umani (ho le ossa fragili). Lo stesso avviene per braccio che diventa bracci o braccia, per filo che diventa fili o fila, gesto che al plurale è gesti o gesta e molti altri nomi. Sono generalmente nomi maschili che al plurale presentano la forma normale in -i ma anche un’altra forma in -a.

Bisogna fare attenzione con alcune forme perché se utilizzate indifferentemente possono portare ad errore. Dire “ho i diti sporchi” è scorretto, bisognerà dire “ho le dita sporche”, ma “i diti medi sono i più lunghi” è corretto perché presuppone una categoria. Così come fondamenti si riferisce alle basi di una materia, di un discorso, di una disciplina e fondamenta invece si rifà alle basi costruttive degli edifici. Usando l’uno o l’altro termine cambiamo il significato della frase.

Per alcuni nomi sovrabbondanti invece le due forme sono utilizzate indifferentemente anche in base ai regionalismi, non sempre però in maniera corretta. Ricordate che l’italiano ha moltissime sfumature di significato per cui, ad esempio, anche se indifferentemente si utilizza lenzuoli o lenzuola bisognerà quantomeno sapere che il primo termine si riferisce a pezzi presi o visti singolarmente, mentre il secondo sostantivo indica il paio.

La sovrabbondanza della nostra bella lingua deve essere ricchezza e non errore e confusione. Se avete qualche dubbio consultate il dizionario.

 


Rossella Monaco


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